Il Memorial Enzo Totti, giunto alla sua seconda edizione dopo lo stop a causa del Covid, è tornato a regalare emozioni indescrivibili.
Non mancava nessuno nella casa della Totti Soccer School. Dal presidente Riccardo Totti, alla famiglia tutta, ai tecnici, ai bambini della scuola calcio, ai genitori che hanno affollato le tribune, fino ad arrivare a Francesco Totti, sommerso dall’affetto di centinaia e centinaia di bambini e perfino bambini più grandicelli. Perchè il più grande calciatore italiano quale è stato Francesco Totti, regala sempre emozioni infinite e il merito non può che essere anche della sua famiglia. Una famiglia umile, che ha visto nello Sceriffo l’incrollabile pilastro. Al fianco di una grande donna, mamma Fiorella – come piace chiamarla nella Capitale – un po’ come fosse la madre di chiunque abbia vissuto e viva questa città. Mamma Fiorella visibilmente emozionata nel corso di tutto il pomeriggio che quando è stata chiamata al microfono non è riuscita ad andare oltre il Grazie. Come biasimarla, d’altronde.
Scendendo sul prato del centro sportivo di Ostia Antica, ad aggiudicarsi il trofeo più prestigioso è stato il Grifone di Emanuele Marra, che nella finalissima ha battuto il Tor di Quinto.
La festa, però, è stata davvero di tutti e tanti sono stati i sorrisi e gli abbracci con gli amici di una vita.
Oltre ai premi individuali per i ragazzi che più si sono distinti durante la manifestazione sono stati consegnati gli omaggi ai rappresentanti degli sponsor della società che hanno sostenuto questa stessa manifestazione ed altre iniziative durante il corso della stagione.
A proposito di amici, in chiusura di manifestazione – poco prima delle premiazioni – ha avuto luogo una partita di calciotto tra ex calciatori e personaggi vari. Da Davide Moscardelli a Gianluca Curci (che nella Totti Soccer School si occupano rispettivamente della direzione tecnica della Scuola Calcio e della conduzione tecnica dell’Under 17 e dell’area portieri). Quest’ultimo, poi, ha dimostrato di saperci ancora fare tra i pali.
E ancora, Diego Perotti, compagno di squadra di Francesco nella AS Roma, e Andrea Borsa, il dg Claudio D’Ulisse, l’attore Edoardo Leo e tanti altri.
Il Capitano – se ve lo state chiedendo – non è riuscito a giocare per un problema alla schiena e ha seguito la partita da bordo campo insieme a Bruno Conti.
Interpellato sul memorial l’eterno n. 10 ha parlato dell’importanza della famiglia per un giovane calciatore che intraprende la carriera professionistica, proprio come successo a lui : “L’importanza di un genitore è tutto. I ragazzi devono crescere con tranquillità e serenità e avere una famiglia dietro che ti supporta, ti insegna e ti dà tutte le dritte giuste penso che sia la cosa migliore che possa capitare”. Parola di Francesco Totti.